Chioma di BerenicePosta tra Leone e Bifolco, la costellazione della Chioma di Berenice è rappresentata da deboli stelline poste ad angolo retto, con il vertice posto in alto a sinistra. Più che una costellazione, sembra in effetti un grande e debole ammasso stellare.
Per rintracciarla, si può fare affidamento sulla brillantissima Arturo del Bifolco e spostarsi verso la coda del Leone. Si tratta di una costellazione tipica di Primavera, che passa al meridiano a mezzanotte verso la fine del mese di Aprile.
La costellazione contiene il Polo Nord Galattico.
Una poesia di Catullo facilita il suo ritrovamento: facendo parlare la chioma stessa, le lascia dire 'la dea mi pose nel firmamento, nuova stella fra quelle antiche. Io, sfiorando le costellazioni della Vergine e del furioso Leone, insieme con Callisto volgo a occidente guidando il lento Boote, che solo all'alba s'immerge nel profondo Oceano' (Catullo, Carme 66, v.63.68)
Mitologia greca ... e non soloLa Chioma di Berenice non è una costellazione antica (fu introdotta da Tycho Brahe nel 1590), ma nonostante questo ha una storia associata.
Il nome della costellazione si riferisce alla regina d'Egitto, Berenice, famosa per la sua capigliatura. Vissuta intorno al III secolo a.C., Berenice, moglie del re Tolomeo, era in apprensione per la salute di suo marito impegnato in guerra contro la Siria. Fece allora una promessa: qualora il marito fosse tornato a casa sano e salvo, Berenice avrebbe sacrificato i suoi capelli, massimo simbolo della sua bellezza, all'altare della dea Afrodite. Così fu: Tolomeo tornò dalla guerra e Berenice tagliò i suoi capelli offrendoli agli dei, che per manifestare il proprio assenso li trasformarono in brillanti stelle.
Una versione diversa sostiene invece che i capelli furono sottratti dal tempio e che Conone, un astronomo, riuscì a placare l'ira di Berenice spiegandole che la sua chioma era stata trasformata in stelle.
La vita della costellazione è stata dura: introdotta da Eratostene, che fa riferimento prima alla Corona di Arianna e poi ai Riccioli di Berenice, anche la tradizione araba soleva riferirsi a queste stelline con il nome di Al Dafirah (il ricciolo) anche se anticamente erano viste come uno stagno in cui la Gazzella (il nostro Leone Minore) era solito saltare per fuggire al Leone. L'ufficializzazione in un catalogo ci fu nel 1602 con Brahe, ma solo nel 1700 fu vista davvero come una Chioma visto che ogni tanto si alternavano spighe e rose a rappresentarla.
Gli Oggetti Astronomici più interessantiLa costellazione è famosa per la grande quantità di galassie che presenta. Nella Chioma di Berenice infatti si estende, dalla vicina costellazione della Vergine, l'ammasso di galassie, detto appunto della Vergine, posto ad una settantina di milioni di anni-luce. Se si possiedono grandi telescopi professionali, è possibile vedere sullo sfondo di queste galassie, un altro ammasso di galassie più fioche. E' il cosiddetto ammasso della Chioma di Berenice, ben più lontano (350 milioni di anni-luce), che per effetto prospettico fa da sfondo alle più vicine galassie dell'ammasso della Vergine.
In questa costellazione sono compresi anche un ammasso globulare, M53 ed un ammasso aperto di grande estensione. Nella Chioma di Berenice si trovano molte galassie catalogate da Messier: M64, M85, M88, M91, M98, M99 ed M 100.
Mel 111
M 53
NGC 5053
NGC 4278
NGC 4414
NGC 4559
NGC 4565
NGC 4275
NGC 4494
M 64
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